Cartoline di auguri giapponesi di metà estate

Nell’era di internet, quando l’invio di una cartolina sembra essere superato, esiste invece in Giappone l’usanza di mandare specifici biglietti di auguri, non solo durante la fine dell’anno, con i caratteristici nengajo, ma anche a metà estate, quando il caldo raggiunge il suo picco.

Queste cartoline estive prendono il nome di shochu mimai 暑中見舞い, e sono maniere gentili per salutare amici e parenti chiedendo loro come stanno affrontando il caldo estivo e soprattutto per ricordare di prendersi cura di se stessi.

A questo scopo le illustrazioni richiamano immagini estive iconiche del Giappone, come ad esempio un’anguria, il mare o i fuochi d’artificio, a cui si aggiunge un messaggio di testo semplice e premuroso.

L’invio degli shochu mimai inizia il 15 luglio fino al 7 agosto, il giorno chiamato Risshu, data tra il solstizio d’estate e l’equinozio d’autunno. Le cartoline inviate dall’8 agosto in poi sono invece chiamate Zansho mimai 残暑見舞い, biglietti di auguri di fine estate, anche se lo scopo e le illustrazioni restano identici alle precedenti. 

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A Tokyo c’è un gatto gigante… in 3d!

Al mattino guarda i passanti assonnato. Nel pomeriggio miagola e li saluta. La sera sbadiglia e si accuccia prima di dormire.

E’ il protagonista della nuova stravagante  trovata pubblicitaria che in questi giorni sta incuriosendo cittadini e turisti che, a Tokyo, si trovano a passare nei pressi del Cross Shinjuku Vision, un nuovo edificio  situato di fronte all’uscita est della stazione di Shinjuku.

Lo spot quasi futuristico farà il suo debutto ufficiale il 12 luglio, ma già le prove tecniche hanno destato la curiosità di tutti. Ammettiamolo, non è facile restare impassibili alla vista di un gatto enorme che fa le fusa dall’altezza di chissà quanti metri, che cammina avanti e indietro, che cerca le attenzioni di chi passa. Il tutto condito da un realismo reso possibile da schermi 3d ad altissima risoluzione e altoparlanti dalle elevate prestazioni.

Diversi i video che sono stati pubblicati sui social dai passanti.

L’Oriente non è nuovo a queste iniziative di comunicazione , frutto di competenze e capacità tecnologiche straordinarie: negli ultimi anni sono apparsi cartelloni 3D realistici in diversi paesi asiatici, dalla Cina alla Malesia, dove gli annunci pubblicitari sembrano letteralmente “saltare fuori” dallo schermo.

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Basta un caffè per essere felici

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“Le stagioni scorrono in un ciclo continuo. Anche la vita attraversa inverni difficili. Ma, dopo ogni inverno, torna sempre la primavera.”

Con Basta un caffè per essere felici, edito da Garzanti (2021), Toshikazu Kawaguchi torna a parlarci della sua caffetteria speciale, dopo il suo romanzo d’esordio, Finché il caffè è caldo, che ha venduto più di un milione di copie in Giappone e in Italia è ancora nei vertici delle classifiche.

E così come accadeva nel primo volume, la caffetteria è di nuovo il luogo magico dove è possibile vivere un’esperienza indimenticabile. Basta infatti sedersi a un tavolino, sentire l’aroma del caffè che aleggia in tutta la sala, poggiare le proprie labbra sulla tazzina per rivivere l’istante esatto in cui una decisione ha cambiato tutta la vita. L’unica cosa da non dimenticare è di bere il caffé finché è caldo.

Ancora una volta Toshikazu Kawaguchi focalizza l’attenzione sugli affetti, sull’importanza delle relazioni umane, sul bisogno di non lasciare nulla in sospeso, sulla necessità di riconciliarsi con il proprio passato, che non può essere cambiato, ma col quale ognuno di noi deve imparare a convivere e anche a perdonarsi.

“Come ha scritto Fëdor Dostoevskij: “La cosa più difficile nella vita è vivere senza mentire.”

Oltre ad una serie di nuovi personaggi e situazioni ai quali è dedicato ciascuno dei quattro capitoli, ritroviamo qui un personaggio cardine già incontrato nel primo volume, la donna fantasma che occupa sempre la sedia su cui è possibile viaggiare nel tempo, una figura spettrale e misteriosa su cui poco e nulla ci era stato detto, ma che ci viene svelata in questo secondo romanzo.

L’unica nota dolente che accomuna tutti i personaggi è rappresentata dall’impotenza di cambiare il corso degli eventi, si può tornare indietro per un ultimo saluto, riconciliarsi con qualcuno, ma non è possibile influenzare troppo il proprio destino. 

In conclusione con questo secondo romanzo Toshikazu Kawaguchi conferma la sua capacità di scavare nella profondità dell’animo umano, offrendoci una lettura delicata ed estremamente evocativa.

Dove acquistarlo?

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Tanabata – la festa delle stelle innamorate

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Non c’è forse festa più romantica in Giappone di quella che si festeggia oggi chiamata Tanabata 七夕, che significa settima notte, talmente speciale da far parte delle cinque festività più importanti del calendario giapponese, chiamate gosekku 五節句.

Secondo una leggenda cinese due giovani divinità innamorate, Orihime e Hikoboshi, che rappresentavano rispettivamente le due stelle Vega e Altair, vennero separate dalla Via Lattea e costrette a ricongiungersi solo durante il settimo giorno del settimo mese di ogni anno.

Origini della festa

La festa trae ispirazione dalla leggenda cinese Qixi arrivata in Giappone nell’VIII secolo che vede protagonisti la bella tessitrice Orihime (Zhinü nella versione cinese), simbolo della stella Vega, e il mandriano Hikoboshi (Niulang per i cinesi), simbolo della stella Altair. I due conducevano serenamente le loro vite su sponde diverse del fiume celeste, che indicava la Via Lattea, finché il padre di lei, Dio dei cieli, proibì loro di vedersi, accusandoli di aver abbandonato i loro doveri a causa del loro amore. A quel punto Orihime, in preda alla disperazione, supplicò il padre di rivedere Hikoboshi, riuscendo ad ottenere un solo incontro con lui un giorno all’anno, appunto durante la notte di Tanabata, solo in condizioni di cielo sereno.

Quando si celebra?

Il Tanabata è una ricorrenza che non viene festeggiata nello stesso periodo in tutto il Paese. La data ufficiale è il 7 luglio, ma secondo il precedente calendario lunare il settimo mese è agosto, quindi in alcuni luoghi, tra cui Sendai, il Tanabata si festeggia il 7 agosto.

Come si festeggia il Tanabata?

In occasione del Tanabata grandi festival si tengono per tutto il Paese, tra i più noti quello di Sendai (dal 6 all’8 agosto) e di Tokyo, dove tante bancarelle di cibo e divertimenti per le strade accompagnano i visitatori, vestiti nei tradizionali yukata. Durante questa notte speciale l’usanza è quella di realizzare tante decorazioni di carta, spesso origami e foglietti colorati -chiamati tanzaku– in cui si scrivono i propri desideri prima di appenderli a rami di bambù. Il secondo giorno della festa gli alberi così decorati vengono poi fatti galleggiare lungo un fiume o bruciati.

Anche questa festa, così come le altre giapponesi, ha il suo cibo particolare in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. I piatti speciali includono gli immancabili takoyaki (polpette fritte a base di polpo), gli yakitori (spiedini di pollo grigliato), gli yakisoba (spaghetti di grano saraceno saltati in padella) e l’okonomiyaki (una specie di frittella agro-dolce simile al pancake).

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